Tutori

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TUTORI ORTOPEDICI

ORTOPEDIA PTA: ATTREZZATURE, AUSILI E SCARPE ORTOPEDICHE

Che cos'è un tutore ?

Prendono il nome di tutori gli appartenenti ad una particolare classe di dispositivi medici ortopedici. Dal loro nome si evince la funzione,sono dispositivi che “guidano” ed “aiutano”la zona del corpo cui sono applicati ad esercitare la sua funzione. Infatti ,i tutori, esercitano la loro funzione limitando ,od eliminando, alcune possibilità di movimento delle articolazioni,permettendone delle altre. Ovviamente i movimenti limitati sono quelli che potrebbero recare danno al paziente. Per queste loro caratteristiche i tutori devono avere delle proprietà di elasticità ,flessibilità e resistenza per contrastare le forze generate dal movimento.

Contatti
  • Tutore ginocchio

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I TUTORI ORTOPEDICI - ARTO INFERIORE

Sono ausili tecnici che servono al trattamento ed alla prevenzione di ferite e lesioni dell'apparato locomotore attivo e passivo.

Comprendono tre grandi gruppi: bende, ortesi, tutori (immobilizzatori).

 

Non sono altro che presidi meccanici ad azione esterna che esercitano un effetto meccanico e completano, sostengo e rinforzano le funzioni motorie, aiutando a compensare o a correggere i disturbi o le limitazioni delle funzioni dell'apparato locomotore, favorendo contemporaneamente la stabilizzazione muscolare attiva delle articolazioni e le funzioni biomeccaniche e neuromuscolari del corpo.

 

Classificazione dei gruppi di ausili ortopedici:


  • Bende

La costruzione delle bende ha lo scopo di creare un contatto esteso e generalmente compressivo della pelle. Questo contatto è la base degli effetti propriocettivi e stabilizzatori delle bende. L'azione esterna, meccanica, sulla superficie della pelle attiva degli effetti secondari interni. La benda classica può essere sostituita da un bendaggio elastico, eventualmente imbottito.


  • Ortesi

La concezione delle ortesi ha lo scopo di creare e mantenere posizioni definite, di scaricare alcune parti dell'apparato locomotore e guidare, limitare o impedire i movimenti delle articolazioni. Per questa funzione meccanica sono generalmente prodotte con materiali solidi e rigidi, come metalli e materie plastiche.

 

  • Tutori (immobilizzatori)

I tutori servono ad immobilizzare le articolazioni. Secondo l'articolazione e l'indicazione, l'immobilizzazione viene effettuata in una posizione definita, che può essere imposta dalla forma del tutore oppure adattata.

 

 Classificazione secondo il principio di costruzione.

Sulla base del loro principio di costruzione, si distinguono diversi gruppi di bende ed ortesi. Ogni principio di costruzione determina una azione più o meno importante sulla funzione articolare.

 

  • Bende contenitive
  • Effetto di contenzione, scarsa immobilizzazione meccanica esterna, poche limitazioni funzionali
  • Scarsa immobilizzazione
  • Stabilizzazione indiretta, con azione di stabilizzazione muscolare attiva dell'articolazione. (propriocezione)

 

 

  • Ortesi di stabilizzazione funzionale
  • Mobilità preservata; immobilizzazione selettiva possibile mediante blocco o limitazione di alcuni movimenti
  • Sostegno e stabilizzazione del controllo articolare con elementi di controllo meccanico
  • Stabilizzazione indiretta possibile, con una azione sulla stabilizzazione muscolare attiva dell'articolazione.(propriocezione)

I TUTORI ORTOPEDICI - ARTO INFERIORE

ORTESI PER ARTO SUPERIORE - ARTO SUPERIORE

A cosa servono?

-Immobilizzazione e sostegno

-Blocco di un segmento

-Controllo direzionale del movimento

-Facilitare le funzioni

 

Supporto spalla-gomito-polso

Funzione di supporto del braccio, favorisce la riduzione della sublussazione ,evita trazioni non congrue sulla spalla, non corregge la rotazione interna della spalla e la progressiva evoluzione in retrazione dei muscoli adduttori ed intrarotatori.

 

 Ortesi per spalla

Per fratture del trochite omerale con minima con minima dislocazione.

Trattamento della capsulite adesiva dopo mobilizzazione

Trattamento post operatorio delle endo-artroprotesi di spalla-gomito

Trattamento post operatorio delle ricostruzioni della cuffia dei rotatori.

 

 Ortesi per il polso

Sono ortesi statiche utilizzate in caso di dolore, traumi o deformità, al fine di immobilizzare l'articolazione del polso (radio-carpica) lasciando libertà funzionale della mano e delle dita.

 

 Ortesi POLSO-MANO-DITA

Indicazioni

-Rizartrosi

-Tendiniti del pollice

-tendinopatia di De Quervain

-Postumi di artrodesi TM

IL COLLARE CERVICALE

Il collare cervicale è un dispositivo medico di carattere ortopedico, usato per supportare la porzione cervicale della colonna vertebrale e la testa del paziente, al fine di prevenirne la flessione, l'estensione e la rotazione cervicale (stabilizzazione meccanica del corpo umano) a scopo terapeutico e durante la cura di numerose patologie. Infatti, l'immobilizzazione parziale o totale che si possono ottenere con l'impiego di un collare nel trattamento dei traumi e delle patologie del rachide cervicale, sono elementi fondamentali, differentemente i movimenti della colonna cervicale, in presenza dei suddetti traumi e/o patologie, potrebbero portare ad una irritazione meccanica delle radici dei nervi o dei sensori ricettivi del legamento posteriore longitudinale, o nei casi più gravi di danneggiamento del nervo spinale, a lesioni permanenti.

  • Collare cervicale

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I BUSTI ORTOPEDICI

Il marcato incremento della aspettativa di vita ed il sempre maggior numero di anziani,sta avendo ripercussioni sulla salute pubblica, con un aumento progressivo di patologie legate all'osteoporosi. La demineralizzazione delle ossa, causata dalla perdita di calcio,che causa una fragilità ossea tale, da determinare fratture alle vertebre, a volte per semplici traumi o addirittura spontanei.

 

Le vertebre del tratto dorso lombare appaiono particolarmente soggette e vulnerabili agli effetti di questa patologia,questo fa si che la struttura ossea delle vertebre dorsali e lombari perda solidità e vada incontro a cedimenti più facilmente. È importante una diagnosi precoce, per evitare il rischio di ulteriori cedimenti vertebrali o di fratture in altri segmenti scheletrici.

 

Tra gli interventi terapeutici da adottare, il più importante è certamente quello che interessa l'applicazione di un busto ortopedico, dispositivo atto ad immobilizzare, stabilizzare e riequilibrare forze e posizioni, e che riporti per quanto possibile, ad una condizione più prossima alla fisiologia iniziale.

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